Proviamo a fare chiarezza sull'annoso problema dei ban di Amazon relativi alla violazione delle regole della Community, affrontando l'argomento in maniera più approfondita sulla base dei racconti degli utenti raccolti negli anni, degli articoli di giornale e delle deduzioni personali, anche di tipo tecnico.
Questa notte a vari utenti bannati nella mattanza di due mesi fa è arrivata una mail di "avvertimento" in cui gli si comunica che gli stessi sarebbero stati sospersi dalle funzioni di recensore in caso di ulteriori violazioni del regolamento ovvero, nello specifico, ulteriori rapporti con i venditori.
Gli ultimi ban sul portale sono in linea con i cambiamenti apportati ai criteri di pubblicazione delle recensioni sulle pagine dei prodotti, criteri che prediligono le recensioni snelle "usa e getta" agli articoli di approfondimento. Forse Amazon non è più il luogo ideale su cui dedicarsi a scrivere recensioni che necessitino di una certa visibilità.
Amazon avrebbe dovuto trattare alcuni di noi recensori come suo patrimonio redazionale invece di prenderci a calci in faccia, ma sono troppo rigidi per capirlo.
L’occasione d’oro di trasformare questo portale di acquisto in un avanzato strumento di social marketing sembra dunque essere sfumata a causa di una gestione ottusa e padronale e le conseguenze prima o poi non tarderanno ad arrivare a meno che non rivedano totalmente il sistema.
Molti mi scrivono chiedendomi come si diventa VINE per cui provo a dare una risposta pubblica raccontando anche come funziona il programma Vine