Il testo di Gianni Papa è una storia che ha avuto il dono di riportarmi al senso primo per il quale sono oggi un recensore, quello di leggere emozioni e fatti raccontati attraverso l'occhio di una camera o le parole di un testo.
"Mio fratello è uscito dall'autismo" è la storia di una coppia di genitori, Giorgio e Francesca, che affrontano l'autismo del figlio maggiore come fosse una malattia mortale da combattere in maniera ossessiva e disperata.
Romanzo a puntate, che mischia i generi paranormale, teen, erotico e per certi versi rosa.
Racconto scorrevole che alterna nei paragrafi che si susseguono le voci di Dorian, tra presente e ricordi di bambino, e quella Raylai, in uno stile ben congegnato che ricorda un po' i lavori di David Levithan e Rachel Cohn.
“Marçela, sotto un’acerba luna” altro non è che la lucida rappresentazione del disfacimento dei sogni e delle speranze di una generazione, vista dagli occhi lucidi di un piccolo manager torinese di nome Alvise, giunto al suo mezzo secolo in piena crisi d’intentità affettiva e morale.
Nick & Norah, racconto di una notte che conferisce una svolta ad una coppia di giovani adolescenti straigh-edge, visione altra del mondo, canzone dei Minor Threat che diventò un manifesto del filone punk-hardcore contro alcol, droga e sesso occasionale, visti come distruttivi per una generazione che aveva il terrore di crescere e contaminarsi in un mondo che cadeva a pezzi.
Un vecchio gatto di nome Romao, per non mandare sul lastrico il padrone a causa della "iniqua tassa sui peli perduti", decide di scrivere un libro che racconti della sua vita di girovago intorno al mondo