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  • Recensione Speaker Bose Revolve+

    Tantissima energia e tanto buon suono

    Published by darkglobe on 22-Apr-2018 15:20 (2665 reads)

    Bose è un marchio che da anni riscuote un successo senza limiti nel settore dell'audio technology. In effetti la sua fama straordinaria è legata a soluzioni ingegneristiche che riescono a confinare in piccoli oggetti un suono enorme ed al fatto che questo suono risponda più ai canoni della piacevolezza che a quelli della fedeltà pura. Bose è infatti sinonimo di un suono caratterizzato da basse frequenze molto in evidenza ed acuti spiccati, in sintesi un suono che tende alla spettacolarizzazione più che alla fedeltà in quanto tale.
    Fatta questa dovuta premessa, che ci consente di inquadrare la tipologia di prodotto qui in prova, posso dire senza ombra di dubbio che questo SoundLink Revolve+ non solo è il miglior diffusore portatile della Bose, ma probabilmente uno tra i migliori per potenza sonora che abbia mai ascoltato.
    E' evidentissimo che questo apparecchio intenda occupare uno spazio ben preciso, quello delle Beoplay A1 della B&O, delle quali a mio avviso costituisce un competitor diretto sia per la scelta di un suono che si irradia a 360 gradi, sia per le soluzioni estetiche ed i materiali, sia infine per il target di utenza a cui si rivolge: parliamo di una platea giovanile che ami portarsi dietro con sé la musica, pilotarla con il proprio apparecchio Bluetooth e non badare troppo al luogo ed alle criticità ambientali in cui questo apparecchio venga collocato, quindi bordo piscina, spiaggia, campagna, mare, etc.

    Questo diffusore Bose si presenta con una forma molto singolare: sembra una giara d'acqua, con tanto di maniglia superiore da trasporto in tessuto intrecciato e con una doppia copertura gommata alla base e sulla superficie, realizzata con tutta evidenza per prevenire ammaccature da caduta. Il resto altro non è che una bellissima griglia in di alluminio, attraverso cui fuoriesce il suono, totalmente priva di giunture visibili.
    Le dimensioni non sono eccessive, l'altezza è di 18,5 cm, a vederlo in foto mi aspettavo un mostro, ed il peso è pari a poco meno di 1 kg.

    Sotto la base un attacco da treppiede: nel caso in cui non si disponga di un punto di appoggio sarà possibile portarsi dietro un piccolo treppiede ad attacco standard e i problemi scompariranno. Non mancano dei contatti per caricare il diffusore su una base che pare quella di un bollitore. Va acquistata a parte, ma costa pochissimo (rispetto al diffusore) ed offre il vantaggio di non dover far ricorso a cavi e cavetti: poggiandovi a riposo il Revolve+, l'apparecchio sarà sempre carico e pronto ad essere utilizzato senza dover scoprire che la sua carica (immensa debbo dire) sia già terminata.
    Alla base dell'apparecchio due ingressi, uno micro USB, per ricarica e pilotaggio da PC e l'altro AUX da 3.5. Sulla parte superiore gommata, oltre a microfonino per vivavoce e LED di stato (stato batteria verde/arancio/rosso, Bluetooth e luce di indicazione input attivo), presenti vari tasti comando: start, aumento/diminuzione volume e/o skip brani, avvio pairing Bluetooth, cambio fonte sonora tra Bluetooth, AUX ed USB.
    Nella confezione disponibili anche un cavo USB-microUSB ed un alimentatore da muro, con un adattatore un po' ostico da montare ed amperaggio di uscita un po' basso.
    A corredo, da scaricare dai relativi store Android ed iOS, la classica App Bose Connect, adeguata di recente per gestire la serie Revolve e che consente l'aggiornamento del firmware dell'apparecchio, l'accoppiamento di due diffusori (ad averceli!) per farli funzionare in coppia (Party Mode) o Stereofonia (operazione effettuabile in entrambi i casi anche direttamente tramite i tasti comando dei diffusori da accoppiare). Almeno per il momento l'App può modificare solo lingua e volume, ma non l'equalizzazione del diffusore.
    Per la lingua ci riferiamo a quella parlata dal Revolve+, che appunto ci indica a voce cosa fare ed il suo stato di carica ed al primo avvio ci chiede in particolare di selezionare la lingua preferita agendo sui tasti + e -. Io ho impostato ovviamente l'italiano ma va detto che la signorina che parla sembra esprimersi con una cadenza un po' ridicola e forse converrà per la Bose porvi rimedio in qualche futuro aggiornamento firmware.

    Durante le prove d'ascolto, di cui parlerò dopo, ho provato a ruotare il diffusore di 360 gradi ed effettivamente il suono appariva incredibilmente uniforme. Solo consultando il sito della Bose ho compreso che la genialata costruttiva consiste nell'utilizzare un trasduttore attivo e due radiatori passivi uno di faccia all'altro, posti orizzontalmente, in parallelo al piano di appoggio, che sparano il suono a 360 gradi tramite un deflettore omnidirezionale.

    PILOTABILE CON TRE TIPOLOGIE DI SORGENTI
    Come dicevamo questo apparecchio può essere pilotato sia via cavo (che manca in dotazione) con l'ingresso AUX jack 3.5, sia via USB (Window 10 ha caricato all'istante i drivers opportuni e lo ha subito riconosciuto), sia infine via Bluetooth. La bersione di Bluetooth è una 4.2, l'unica tra l'altro per la quale in virtù di codec avanzati e migliore ottimizzazione del traffico dati si può iniziare a parlare di Wi-Fi.
    Da osservare che il pairing Bluetooth può essere attivato anche via NFC poggiando il proprio terminale sulla superficie superiore del Revolver.
    È possibile inoltre la connessione con più device ed effettuare lo switch tra vari fonti bluetooth precedentemente connesse agendo sul tasto Bluetooth presente sulla zona comandi suddetta.

    LE FUNZIONI VOCALI
    Mantenendo premuto il pulsante multifunzione è possibile accedere all'input vocale ed utilizzare Siri o Google Now direttamente dal diffusore. Dimenticatevi per ora Cortana. Sarebbe da chiedersi a tal proposito, vista l'esplosione del fenomeno convertibili con Windows 10, perchè i costruttori non sfruttino l'opportunità di realizzare Universal Apps per il mondo Microsoft, con cui in un colpo solo si ritroverebbero l'applicazione pronta sia per gli apparecchi fissi che per queli mobili (ammesso che questa distinzione abbia ancora un senso).
    Il Revolve+ funziona anche da risponditore telefonico, per cui i tasti superiori diventano al caso quelli per rispondere o abbattere una chiamata, mettere in mute o addirittura effettuare lo switch tra chiamate.

    RESISTENTE AGLI SPRUZZI D'ACQUA
    L'apparecchio è classificato IPX4, il che significa che resiste a spruzzi d'acqua accidentali e può dunque essere portato con sé senza troppi patemi d'animo. Certo, non si tratta del top delle certificazioni anti acqua e polvere, ma, come dire, meglio del nulla.

    L'AUTONOMIA DELLA BATTERIA
    L'autonomia infine. Il costruttore dichiara ben 16 ore. Io l'ho messo alla prova per ore, non ancora 16 di fila, e posso assicurarvi che anche a volumi particolarmente sostenuti la scarica è molto lenta, per cui il valore è assolutamente realistico. Inoltre la ricarica è sì lenta, ma non lentissima, nel senso che dopo poche ore l'apparecchio è bello e rigenerato.
    Quando l'apparecchio non viene utilizzato per più di tre giorni esiste un meccanismo di protezione della batteria, che viene elettronicamente sganciata, per cui per poter riattivare l'apparecchio è necessario metterlo sotto carica. Questo ad esempio avverrà quando attiverete per la prima volta il diffusore, una volta estratto dalla sua confezione.

    COME SUONA
    Veniamo al dunque. Iniziamo col dire che l'aspetto stupefacente di questo Revolve+ è il volume. Non sono riuscito ad arrivare al massimo pena la paura di diventare sordo e mentre alzavo il volume dello smartphone, avendo messo al massimo quello del diffusore, la mia metà è corsa in camera per avvertirmi che i vicini avrebbero potuto protestare. Mai ascoltato nulla di simile, veramente stupefacente!
    Anche alzando il volume il suono non distorce, anche se ai massimi livelli mi è difficile dire cosa accada esattamente perché il volume è talmente forte che si fa fatica a distinguere le note.
    Quello che si percepisce subito è la presenza rigogliosa delle basse (ma non bassissime) frequenze, ben pompate, il classico pugno nello stomaco da effetto discoteca. Se l'apparecchio viene avvicinato ad una parete i bassi vengono ulteriormente esaltati, e questo è un altro aspetto straordinario del Revolve+ che consente in qualche modo di effettuare una sorta di equalizzazione basandosi sulla vicinanza alle pareti stesse.
    Le alte frequenze sono squillanti, non proprio cristalline, per cui a momenti la fatica di ascolto, soprattutto con pressioni sonore elevate, tende a farsi sentire. Molto belle anche le voci, che però forse non sono la componente meglio riprodotta da questo apparecchio. In generale, per chi conosce i sistemi audio della Bose, il suono è assolutamente riconducibile al timbro di casa.
    Il collegamento Bluetooth è sempre molto stabile ma ovviamente questi diffusori danno il loro meglio con collegamenti AUX o USB e sorgenti PCM.

    CONCLUSIONI
    Il costo di questi diffusori non è basso ma a mio avviso i soldi li vale tutti, perché sembra che ancora una volta il costruttore abbia superato se stesso, producendo uno speaker dalla potenza mostruosa e dal bel suono, che, durante una qualsiasi festa, lascerà a bocca aperta tutti i vostri amici i quali si chiederanno come faccia un oggetto simile a sprigionare tanta energia e tanto buon suono.
    Per chi lo acquisterà non posso che augurare buon ascolto e piacevole compagnia.


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