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  • Recensione SSD Crucial BX300
  • Recensione SSD Crucial BX300

    La SSD alla portata di tutte le tasche ma con performance da eccellenza

    Published by darkglobe on 29-Aug-2017 01:00 (4622 reads)

    Diciamolo pure, la Crucial sta facendo un grande sforzo per traghettare le memorie a stato solido verso prezzi e capacità comparabili a quelli dei normali dischi fissi.
    Qui in prova una nuovissima SSD della serie BX300, presentata nel 2017, che conferma senza alcuna ombra di dubbio questo trend.

    PER I DIGIUNI IN MATERIA
    Iniziamo dicendo che le memorie SSD consentono di velocizzare in maniera drammatica l’accesso ai dati memorizzati nel proprio PC, sostituendo in maniera definitiva i lenti ed obsoleti dischi magnetici rotanti.
    Fino a qualche tempo fa le SSD avevano alcuni limiti, essenzialmente ascrivibili a piuccole capacità, scarsa longevità del supporto (che oscillava tra gli 1 e 2 anni), degrado delle performance con l’uso e soprattutto costi inavvicinabili rispetto a quelli di un equivalemte hard disk.
    Oggi gran parte di questi problemi sono stati risolti o sono in via di risoluzione: la longevità garantita nelle serie professional arriva fino a 10 anni, a fronte di una durata massima di un buon disco fisso di 5 anni; le performance, nelle Crucial in particolare, sono estremamente conservative ed infine i prezzi calano, complice la tecnologia sempre più avanzata, mentre le capacità ormai arrivano ai 2TB.

    LE NUOVE BX300
    Nello specifico la nuova serie BX300 della Crucial si riferisce a periferiche di tipo SATA 3 a 6Gbit/sec, ovvero periferiche che con una semplicità incredibile possono andare a sostituire un qualsiasi vecchio disco fisso di tipo SATA.
    Non si tratta dunque delle SSD ultraveloci M2, che lavorano su bus PCI, offrendo tempi di accesso vertiginosi, ma stiamo comunque parlando di periferiche con prestazioni che i normali hard disk si sognano e che, soprattutto, sono in grado di dar nuova vita ai propri PC, anche se piuttosto vecchi, migliorando drammaticamente i tempi di caricamento del sistema, riducendolo a pochi secondi, e velocizzando le scritture sul disco.
    I tagli disponibili di questa serie sono sono da 120GB, 240GB, 480GB e prossimamente 960GB.

    TECNOLOGICAMENTE
    Queste memorie a stato solido sono basate sulle 3D NAND MLC di seconda generazione della Micron, memorie che offrono elevate performance, grande affidabilità nel tempo, alta capacità rispetto alle normali NAND planari, riduzione dei consumi grazie alle logiche di standby selettivo ed infine riduzione ulteriore della dimensione generale grazie alla migliorata litografia che aumenta la densità delle celle.
    Pur trattandosi di memorie dedicate all’utenza che “non vuol spendere”, queste SSD BX300 offrono come vedremo prestazioni paragonabili all’eccellente serie MX300 con un prezzo che dovrebbe essere decisamente più contenuto.
    Probabilmente con queste BX300 Crucial arriva prima tra i competitors ad avvicinare finalmente le SSD (quelle degne di questo nome) ad una grande platea ed a dare una spinta decisiva all’opera di erosione del mercato dei vecchi dischi rigidi.

    IL TEST
    Per testare queste memorie ho smontato il mio PC, una Sabertooth X79, attestandole rispettivamente ad una porta SATA 2 da 3Gbit/sec ed ad una SATA 3 da 6Gbit/sec. Le memorie sono state partizionate in GPT e formattate in NTFS ma nulla vieta di partizionarle in MBR ed usare ad esempio exFAT o FAT32.
    Per il test sulle performance ho utilizzato in primo luogo il mio amato CristalDisk Mark 5.2.1 che ha fornito dati eccellenti in entrambe le configurazioni, con letture e scritture sequenziali che superavano, nel caso dei SATA 3, i 500MB/sec e dati in scrittura randomica superiori all’incredibile valore di 20MB/sec.
    La seconda prova è consistita nell’effettuare una normale copia sotto Windows 10 x64 di vari files di svariati mega, da una Samsung M2 960 Pro alla Crucial MX 300, essendo consapevole che la prima avrebbe mandato in saturazione la Crucial spingendola alle massime prestazioni possibili. Il risultato conferma senza ombra di dubbio quanto emerso dai test con il Cristal, con una partenza lampo ed una attestazione finale sui 490MB/sec, priva di discontinuità o stranezze di sorta.
    Terzo giro infine con AS SSD Benchmark 1.9.5 che, pur essendo un software di test delle performance po' più "avaro", conferma in linea di massima i dati rilevati da CristalDiskMark, con lievissime variazioni in difetto.

    SOFTWARE A SUPPORTO
    Suggerisco l’utilizzo del software Crucial Storage Executive per la configurazione dell’over provisioning e del momentum cache, aspetti che potrebbero consentire ulteriori miglioramenti sulle performance generali della BX300. Si scarica gratuitamente dal sito Crucial.

    CONCLUSIONI
    Parliamo di una SSD con prestazioni da primato ad un prezzo che straccerà quello dei concorrenti a parità di performance. Consigliato il taglio massimo da 960GB quando sarà disponibile o quello da 480GB. Bisogna farci assolutamente un pensiero.


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