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  • Recensione film: Il Miracolo Del Villaggio
  • Recensione film: Il Miracolo Del Villaggio

    Quando il paradosso si trasforma in miracolo

    Published by darkglobe on 09-Oct-2015 18:50 (909 reads)

    Irriverente commedia di guerra, sceneggiata e diretta da Preston Sturges nel '44 fu ambientata a Morgan's Creek, in un vecchio set Paramount in dismissione sul quale il regista mise le mani intuendo quanto la messa in scena in quel set potesse essere di supporto alla struttura narrativa.
    A Morgan Creek la giovane Trudy (Betty Hutton), figlia del burbero capo della polizia Edmund Kockenlocker (William Demarest, già formidabile ne I dimenticati, qui raggiunge l'apice della sua attitudine comica), sfrutta l'amicizia con il timido ed innamorato impiegato Norval Jones (Eddie Bracken), per recarsi di nascosto alla festa di addio delle truppe di marines in partenza per la guerra. Torna a casa all'alba stordita dall'alcol e con ricordi assai confusi, ma la attenta sorella minore Emmy (Diana Lynn) si accorge che ha un anello al dito, ricordo di un improvvisato matrimonio con un improbabile marine di nome Ratziwattzki. Purtroppo dopo poco tempo Trudy scopre di essere incinta e decide di porvi rimedio proponendosi all'innamorato di sempre, il povero Norval che, nonostante sia stato messo al corrente dei fatti, accetta, finendo per tal motivo in un mare di guai che lo portano dritto in prigione. Quando si avvicina il momento di partorire, Trudy, che si era ritirata in campagna, corre in paese per scagionare Norval ma finisce in ospedale per le doglie, partorendo ben 6 maschietti, fatto che induce le autorità a rilasciare immediatamente il giovane e a spedirlo in ospedale, dove ad attenderlo c'è la dichiarazione di amore della ragazza e la corposa prole.
    Il film fu sottoposto alla disperata scure della censura imposta dal Codice Hays che, incapace di manipolare una trama così sottilmente allusiva, impose ridicoli modifiche al testo della sceneggiatura, chiedendo ad esempio di non mostrare lo stato di gravidanza di Trudy o di tagliare scene assolutamente ininfluenti. Restò tutto integro il fardello di uno scandalo che trasformava il matrimonio di guerra, dal suo consolidato e patriottico canovaccio cinematografico ad una sfrenata ed edonistica notte di bagordi in cui tutto è consentito ed ogni ragazza americana finisce per concedersi ad una intera truppa di soldati in partenza. La sestupla maternità è dunque una chiara allusione a quanto è avvenuto la notte dei bagordi.
    E' in questo quadro che le lunghe passeggiate per le strade del paese, con piani sequenza che riportano alla mente le camminate che vedremo in certo cinema francese, sono il momento liberatorio delle confessioni tra Trudy e la sorella e la stessa Trudy ed il fidanzato. Ma quegli scenari, fatti di giardini, staccionate e cancelli di legno, che prima erano il tranquillizzante simbolo dell'austera e rassicurante provincia americana, sono ora il presagio di qualcosa che si sta sfaldando a favore di un mondo che cambia, che bada alla sostanza delle cose più che all'apparenza; al punto che, con spunto autobiografico, viene affermato che 'padre non è chi dà la vita ai figli, ma chi ne dà l'amore', stravolgendo i consolidato schemi della tradizionale famigliola americana fino ad allora vista in televisione e nel grande schermo.

    L'edizione in DVD della Golem è eccellente. Si tratta di un disco a doppio strato, con il video codificato in PAL a bitrate costante ed elevato.
    L'audio in italiano è con doppiaggio d'epoca a cui si aggiunge quello in inglese e la qualità è in entrambi i casi più che accettabile. Disponibili sia i sottotitoli completi in italiano che quelli parziali per le sole partii in lingua (di censura nostrana dell'epoca). Il logo iniziale è presente.


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