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  • Recensione film: Another Happy Day
  • Recensione film: Another Happy Day

    Una famiglia a pezzi

    Published by darkglobe on 04-Aug-2014 21:40 (672 reads)

    Film del debutto alla regia di Sam Levinson, vincitore dello dello Screenwriting Award al Sundance Film Festival e di un analogo premio all'Hamptons International Film Festival, ma mai distribuito nelle sale nostrane.
    Il cast è considerevole e la storia è il tipico dramma di una famiglia americana della middle-class, anche se viene reinventato con una significativa introspezione psicologica dei personaggi.
    Lynn (Ellen Barkin) conduce a casa dei genitori, in Anneapolis, i suoi due figli nati dal secondo matrimonio: Elliot (George Kennedy), un disincantato ed incallito tossicodipendente con improvvisi irrefrenabili scatti d'ira contro la madre, e Ben (Daniel Yelsky), affetto da una lieve forma di autismo, inseparabile dalla sua videocamera con cui registra, quasi come un commento fuori campo, le vicende familiari che si susseguono.
    Ad Anneapolis si celebrerà il matrimonio di Dylan (Michael Nardelli) uno dei due figli che Lynn ha avuto dal suo precedente matrimonio con l'allora violento Paul (Thomas Haden Church) e che il padre ha voluto con sé, lasciando con la madre l'altra figlia comune, Alice (Kate Bosworth), ragazza problematica che ha la tendenza ad infliggersi sofferenze corporee per esprimere il suo disagio nei confronti della mutilata affettività paterna. In questo scenario si innestano i pessimi rapporti di Lynn con Patty (Demi Moore), sfacciata ed invadente nuova compagna del suo ex, e con la madre Elliot (Ezra Miller), insensibile e spudoratamente incline a parteggiare per l'ex di Lynn.
    A completare il quadretto familiare vi sono il padre di Lynn, cardiopatico ormai parzialmente fuori di testa e le sorelle, assai velenose con lo stralunato Elliot.
    Il film è essenziale nella scenografia e basilare nelle inquadrature, al punto da far pensare quasi ad un'opera TV; ma la caratterizzazione dei personaggi è notevole, con una interpretazione pienamente convincente della Barkin e quella assai toccante della bravissima Bosworth, nel ruolo della figlia soltanto evocata per tutta la prima metà del film.

    DVD di buona qualità ma privo di qualsiasi extra.


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