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  • Amazon: Nuova ondata di ban
  • Amazon: Nuova ondata di ban

    Published by darkglobe on 23-Sep-2017 00:00 (1716 reads)

    I ban che sono piovuti in questi ultimi giorni su Amazon non è da escludere che siano una conseguenza diretta delle osservazioni che il portale ha ricevuto da Forbes ed analisti vari sulla decrescente qualità del suo sistema di recensioni.
    E' quindi presumibilmente partita una caccia alle streghe, nella quale oltre ai ban si contemplano anche azzeramenti totali delle recensioni dei profili utente (pare anche alcuni inattivi da mesi), senza che queste portino all'inibizione della possibilità di inserire nuove recensioni, ed il cui scopo credo consista semplicemente nel limitare il proliferare di recensioni da parte di account tra loro correlati (magari se serve potrei fare un post anche su questo interessante tema).
    La caccia alle streghe di cui sopra consiste nel beccare quei recensori che presumibilmente abbiano rapporti di consuetudine con i venditori, per poi bannare utenti ed in taluni casi gli stessi venditori.
    I criteri sono i più vari e secondo alcuni vanno dal numero di recensioni a settimana, al numero di "acquisti" presso lo stesso venditore; dall'uso di link diretti per l'acquisto dei prodotti fino all'eccesso di lunghezza e di dettagli con video e foto sulle recensioni ed al proliferare infine delle 5 stelle. Non manca inoltre il criterio del numero incontrollato di voti ricevuti in breve tempo su prodotti di dubbio valore (le pillole sono un classico): il caso choetech in tal senso è stato emblematico e credo che ben pochi l'abbiano scampata, solo coloro che a suo tempo avvertirono Amazon della stranezza.

    Tutti criteri, quelli adottati da Amazon, che definirei euristici ma a causa dei quali si giustificherebbe l'estrema indeterminatezza di alcune motivazioni di ban (non tutte, sia chiaro).
    Il mio suggerimento è dunque quello di fare attenzione, perchè mi sembra che non si voglia risolvere il problema alla radice ma adottare soluzioni che potrebbero penalizzare anche persone del tutto innocenti.
    Se la motivazione che spinge qualche recensore a "strafare" è quella di diventare Vine continuo ad invitarlo a rileggere il mio post sul tema, perchè quelle che un tempo erano ipotesi sul criterio di selezione sono col tempo ormai sempre più certezze. Amazon guarda alla sostanza visto che ha visibilità totale di tutti i nostri comportamenti e di quanto si possa realmente risultare utili al suo business, che è poi l'unica cosa che guida le sue scelte.


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