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  • Recensione Frullatore termico Ultratec Mixer
  • Recensione Frullatore termico Ultratec Mixer

    Potenza senza limiti

    Published by darkglobe on 19-Sep-2017 01:00 (5880 reads)

    Mi sono preso tutto il tempo necessario per studiarmi questo frullatore termico della Ultratec, casa costruttrice tedesca debbo dire a me totalmente ignota.
    Si tratta di un apparecchio che ha un consumo energetico complessivo non indifferente, ben 1800W, di cui non è chiara la ripartizione tra componente frullante e componente termica.

    PACKAGING
    Sorprende un po’ l’essenzialità del packaging in quanto arriva in una confezione di cartone totalmente anonima e priva di logo, ma questo probabilmente è solo un bene, anche se dichiara la tipologia di azienda, un po’ spartana e dunque proiettata più al prodotto che all’azione di marketing.
    Dall’interno della scatola si estraggono la base, dotata di un pannello touch con cui selezionare i comandi; una caraffa di vetro con base, molto spessa e pesante, che lascia intuire la funzione a cui è destinata; il coperchio con scatto di sicurezza, dotato di una guarnizione a tenuta in gomma; un tappo superiore ed infine una spazzolina per la pulizia ed un pestello in plastica da usare per ammassare le verdure. In allegato un manualetto cartaceo multilunga che comprende l’italiano, molto essenziale ma sufficiente a consentire di padroneggiare da subito l’apparecchio e che in calce presenta addirittura un ricettario minimo.

    COSTRUZIONE
    All’interno della caraffa in vetro sono presenti le lame, di cui 4 seghettate che presentano una serie di graffietti di lavorazione e 4 lisce a punta. Il contenitore in vetro va poggiato sulla base motrice, seguendo le apposite guide, ma non ha un fermo, fatto che inizialmente mi ha lasciato un po’ perplesso, anche se debbo dire che pur spingendo il motore alla velocità massima il contenitore di vetro non si è smosso di un millimetro.
    La base motrice su cui va poggiata la caraffa presenta una protezione siliconata sollevabile ma che consiglio di non buttare in quanto ha la funzione di contenere lo sporco.
    Il tappo di chiusura superiore della caraffa è tutto in plastica: il primo innesto, a cui segue una rotazione di fermo, è risultato molto duro ma dopo un paio di cotture, causa effetto di dilatazione termica, non ha presentato più inceppamenti.
    La caraffa di vetro presenta una doppia scala graduata in oz o ml, scala ovviamente indispensabile per un corretto riempimento evitando di superare i limiti consigliati (circa 1.7 l).
    Previsto un sistema di sicurezza per cui se la caraffa non è posizionata correttamente sull’apparecchio o non è corredata del relativo coperchio il motore si ferma.
    Dal punto di vista costruttivo questo frullatore appare di una robustezza encomiabile: sorprende come scrivevo il contenitore in vetro, ma anche la base motrice fa la sua impressione. Meno esaltante la guarnizione in gomma di tenuta del coperchio superiore: si capisce che con gli anni cederà prima dell’apparecchio, per cui sarà da capire quale supporto offra la Ultratec per le parti di ricambio.
    Le lame sono impressionanti: purtroppo il supporto rotante non è sganciabile dalla caraffa se non agendo su viti varie che inficierebbero la garanzia e questo sicuramente non è un bene. Oltretutto caraffa e coperchio non vanno assolutamente messi in lavastoviglie, quindi per la pulizia tocca agire con le mani, pur essendovi un programma apposito di pulizia che va selezionato anche la prima volta che si usa questo apparecchio. Non è ovviamente semplice agire sotto le lame, che comunque vanno tenute pulite per ottimizzare il funzionamento dell’apparecchio.

    PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA O MANUALE
    Sul fronte comandi esistono 8 programmi predefiniti o in alternativa una programmazione manuale che comprende velocità di rotazione (su una scala da 1 a 8), tempo di funionamento (da 10 a 180 secondi) e temperatura (massimo 100 gradi).
    La programmazione manuale comprende invece la possibilità di realizzare Smothie (con frutta congelata), Cook (Verdure con carne), Dressing (verdure, carne e salsa), Nut Milk (Latte di Nocciole, mandorle e affini), Juice (frutta e verdure), Soup ( zuppe con verdure, carne, burro e liquidi), Quick (per sminuzzare in alternativa verdura, carne, frutta o nocciole). Infine presente un programma di lavaggio dell’apparecchio.
    Sul pannello comandi, anche quando si è in modalità programmazione, sono sempre indicati livello di rotazione e temperatura dio esercizio, aspetto che trovo eccellente.

    Alcune considerazioni riguardano la programmabilità manuale. Non è ben chiaro perchè il tempo massimo sia limitato a soli 180 secondi visto che nei programmi predefiniti l’apparecchio ruota, pur se a velocità variabili, praticamente per tutta la durata del programma, che in taluni casi arriva fino a 45 minuti.

    ALLA VELOCITA’ MASSIMA FA UN GRAN RUMORE
    Mi avevano avvertito della rumorosità di questa tipologia di frullatori, il che alle velocità massime è di assoluto rilievo: se avete vicini rompiscatole fate dunque attenzione ad utilizzarlo in orari in cui sia lecito far rumore, ma se avete vicini a cui volete ricambiare qualche favore, questo frullatore può essere l’ideale.

    LA PROVA
    La prima operazione effettuata è stato il lavaggio: l’apparecchio, una volta riempoito il serbatoio, si avvia creando un piccolo vortice con le lame che ruotano a velocità minima e temperatura che sale progressivamente: poi, verso gli 80 gradi scatta la velocità massima e vi assicuro che ho fatto un salto sulla sedia essendo impegnato a rileggere alcuni dettagli sul manuale.
    In prima battuta sono andato sulle impostazioni manuali: la guida non cita esplicitamente la possibilità di sminuzzare il ghiaccio ma la scheda prodotto su Amazon sì. Ho dunque versato nell contenitore in vetro, seguendo le indicazioni che suggeriscono di introdurre prima gli elementi più morbidi e poi quelli più duri, acqua, madorle e 6 cubetti di ghiaccio, impostando velocità massima e durata di 60 secondi. L’effetto è sorprendete: il ghiaccio viene sminuzzato in un nulla e il prodotto finale è a dir poco eccellente, cremoso e ricco di sapore.

    Secondo tentativo. Facendo uso di uno dei programmi in cottura, ho deciso di preparare una salsa: riversato dentro intera scatola di pelati, un po’ di salsa di pomodori essiccati, foglie di basilico, sale, pepe, un pezzettino d’aglio e perfino un po’ d’olio. Qui la temperatura del programma arriva fino ai 100 gradi, salendo progressivamente, e l’apparecchio non sta mai fermo, ruotando continuamente ed innalzando periodicamente la velocità per poi ridurla. E’ evidente la combinazione di un doppio effetto termico legato sia alla violenta rotazione delle lame con vortice blender che al riscaldatore interno. In 20 minuti è uscita fuori una sorta di vellutata dall’ottimo sapore e consistenza: non una sola traccia dei singoli componenti, totalmente miscelati l’uno con l’altro.
    In questo secondo caso la pulizia del vano lame è stata parecchio laboriosa e la sensazione è che la guaina del coperchio superiore abbia preso un po’ il colore della salsa, ma nulla di significativo. Durante la cottura il tappo superiore ha lasciato uscire vapori, per cui non mi pare vi siano rischi sul profilo della pressione interna.
    Avevo poggiato la base su una tovaglietta da cucina in plastica per evitare di sporcare il tavolo ma durante l’uso mi sono accorto che le violente rotazioni delle lame hanno provocato una rotazione dell’intera base motrice, per cui consiglio assolutamente di poggiare il frullatore direttamente sul tavolo da lavoro, senza aggiunta di supporti sottostanti lisci e poco aderenti.
    Il contenitore di vetro ovviamente, una volta terminata la cottura, è rovente ma il grosso manico con cui sorreggerlo è assolutamente fresco. Va comunque fatta estrtema attenzione all’apertura del coperchio superiore, a causa della fuoriuscita di vapori caldi, attendendo dunque un minimo di raffreddamento del tutto.

    Le due prove hanno dimostrato la grande potenzialità dell’apparecchio sia nello sminuzzare l’impossibile, sia nel cuocere con disinoltura alimenti fino a 100 gradi. Parliamo dunque di minestre e vellutate di ogni tipo da un lato, gustosi smoothies dall’altro.

    CONCLUSIONI
    Mi pare di poter dire che, pur se con qualche limite legato alla programmabilità manuale, questo frullatore termico raggiunga l’eccellenza assoluta tra prestazioni e prezzo di vendita. Francamente penso che sia impossibile alla cifra a cui la Ultratec ha messo sul mercato questo apparecchio, trovare nulla di paragonabile. Suggerisco solo di indagare sulla possibilità dei ricambi, perchè se non vi fossero problemi di approvvigionamento si tratterebbe veramente di un affare.


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