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  • Recensione film: Millennium Mambo
  • Recensione film: Millennium Mambo

    Fine millennio di una generazione persa

    Published by darkglobe on 19-Aug-2014 01:00 (699 reads)

    Film del regista taiwanese Hou Hsiao-Hsien, è quasi una non-storia di degrado esistenziale, che ha come attrice protagonista la bellissima Shu Qi, che interpreta Viky, una ragazza domiciliata a Taipei, in una disperata Taiwan di fine millennio. Viky vive senza particolari ambizioni, votata per certi versi alla propria dissoluzione, divertendosi ed ubriacandosi con gli amici in locali notturni sonorizzati a ritmo di musica techno (il film è stato premiato a Cannes nel 2001 per la colonna sonora).
    Una voce narrante, che anticipa freddamente i momenti topici dell'esistenza di Viky, la descrive psicologicamente legata ad Hao-hao, suo coetaneo manesco e indolente, privo di qualsiasi ambizione che non vada oltre la droga e i rapporti intimi con la stessa ragazza, che controlla gelosamente ed in maniera asfissiante fin da quando le ha impedito di conseguire la maturità scolastica, evento che avrebbe rimarcato la sua inferiorità culturale e sociale verso di lei. Per mantenerlo economicamente, Viky si degrada fino a fare da spogliarellista presso il locale di Jack, maturo e generoso uomo d'affari che le fa da fratello maggiore e con il quale ha un forte e duraturo legame che oscilla tra l'amicizia e l'intimo.
    Alla fine si ritroverà sola, senza entrambi, ma forse con la possibilità di costruirsi una vita.
    La rappresentazione dei personaggi pare asettica, ma la scelta delle situazioni rappresentate e la stessa strutturazione estetica delle riprese (perché questo film è più immagini che storia) lasciano trapelare un profondo e severo sguardo morale su una gioventù anestetizzata ed annichilita dalla perdita di qualsiasi speranza o aspettativa che non sia il lasciarsi vivere in un susseguirsi di autolimitanti inazioni.


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