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  • Recensione Kindle Voyage

    Un bel concentrato di tecnologia, design ed usabilità. Analisi approfondita delle caratteristiche tecniche

    Published by darkglobe on 15-Aug-2015 01:00 (4544 reads)

    Ecco arrivato finalmente anche in Italia il Kindle Voyage.
    Già tra i primi Kindle non touch e gli ultimi Paperwhite sembrava trascorsa un'era geologica, con il Voyage si può dire concluso il passaggio verso la nuova generazione degli eReader.

    Premetto che avevo avuto già modo di esaminare questo nuovo gioiellino un paio di mesi prima dell'uscita su Amazon Italia, grazie ad un amico fanatico di Kindle e che era in possesso di questo modello, avendolo acquistato all'estero prima che arrivasse nel nostro paese. Aggiungo, come scritto altrove, che sono totalmente disinteressato alle guerre di religione tra lettori eReader e cerco di giudicarli nella maniera più serena possibile, riconoscendo pregi e difetti delle varie soluzioni.

    ALCUNE NOVITA'... CHE FANNO LA DIFFERENZA
    Inizio col dire che ero già rimasto positivamente colpito dal "vecchio" Paperwhite (ora addirittura commercializzato con la stessa risoluzione da 300 ppi del Voyage) per l'ottima resa in lettura nonostante lo schermo non fosse particolarmente ampio, fatto però che, oltre a non compromettere minimamente la visione del testo, rende il Paperwhite molto accattivante per la sua portabilità e maneggevolezza.
    Ebbene il nuovissimo Voyage non fa altro che confermare i pregi del suo predecessore, aggiungendone pochi altri, ma tangibili e significativi... e fanno la differenza.

    In questa recensione vorrei dunque soffermarmi ad elencare quelli che ritengo i veri enhancement introdotti dal nuovo Voyage, mentre per le funzionalità generali dei prodotti Kindle rimando alle ottime osservazioni degli altri recensori e alle dettagliate schede informative di prodotto fornite da Amazon stessa.

    LO SPESSORE E LA SCOCCA IN MAGNESIO
    In primo luogo lo spessore del lettore si riduce a ben 7.6 mm e porta questo Kindle ad essere il più sottile mai realizzato da Amazon (schermo e cornice sono ora allineati a filo, contrariamente al Paperwhite).
    Il materiale della scocca è molto bello in quanto abbandona la plasticosità dei predecessori, essendo realizzato in una lega di magnesio (con l'eccezione di una parte superiore in plastica nera lucida) che ne aumenta la robustezza preservandone però la leggerezza (stiamo parlando di 180g) ed offrendo nel contempo una sensazione di estrema cura e professionalità della struttura. Da osservare che la scocca posteriore non è piana, ma ha la forma di un trapezio a cui si ricongiungono i quattro lati del lettore.
    Sulla scocca posteriore, in alto sinistra, è poi presente il tasto di accensione e spegnimento.

    LO SCHERMO IN VETRO E LA RISOLUZIONE DA 300 PPI
    Lo schermo è un touch da 6 pollici e, altro aspetto assai rilevante, è in materiale vetroso opaco invece che a composizione plastica, fatto che è perfettamente congruente con la necessità di realizzare un lettore ad alta risoluzione: si passa infatti dai 212 ppi del vecchio Paperwhite ai 300 ppi del Voyage.
    Il materiale in questione riduce i riflessi e garantisce una migliore resistenza ai graffi.
    La densità di pixel da 300 ppi, pur non essendo uno stravolgimento epocale, si apprezza effettivamente tutta, sia se si prova a ridurre la dimensione del font dei caratteri (tra le 8 possibilità), sia quando si tratta di leggere testi illustrati, con una gradevolissima resa delle immagini (ovviamente in bianco e nero).
    La qualità generale del testo è assolutamente eccellente, qualunque sia il tipo di carattere impostato, con una leggibilità che lascia veramente sorpresi.
    Le funzionalità touch dello schermo, come per gli altri Kindle, sono di tipo capacitivo, quindi dimenticatevi di utilizzare il lettore con guanti e affini.

    L'ILLUMINAZIONE FRONTALE E IL SENSORE LUCE PER GLI AUTOMATISMI
    Lo schermo può essere fronte-illuminato per la lettura in condizioni di scarsa luminosità dell'ambiente di lettura, il che significa che la luce non viene direzionata verso gli occhi di chi legge e dunque non arreca alcun fastidio.
    In alto a sinistra, sul bordo del lettore, c'è un piccolo sensore che ha lo scopo di modificare in automatico la luminosità dello schermo sulla base dell'intensità della luce presente nell'ambiente: non sono un amante di questo tipo di regolazioni automatiche ma in questo caso, per quel che ho potuto verificare, l'automatismo mi è parso piuttosto buono, anche se non sempre precisissimo, ed in ogni caso l'intensità di riferimento resta modificabile, possibilità che aiuta a definire una configurazione ottimale per i propri occhi anche con l'automatismo attivato (basta infatti modificare l'illuminazione con il sensore acceso, memorizzando in tal modo la nuova impostazione che verrà riproposta in pari condizioni di luce).
    A tale automatismo si aggiunge quello che consente di abbassare gradualmente l'illuminazione dello schermo al buio, per permettere l'adattamento dell'occhio, funzione questa indispensabile per coloro che, come il sottoscritto, spegnendo eventuali lampade di lettura, sono infastiditi dal cambio repentino di luminosità dello schermo dell'eReader. E comunque, nei casi disperati, è possibile impostare l'illuminazione in manuale, disabilitando del tutto gli automatismi ove necessario.
    La luce di illuminazione la potrei descrivere come "naturale", dunque calda ma non giallognola. Personalmente, nonostante abbia letto di disuniformità della illuminazione, non ho rilevato stranezze in merito.

    IL SALTO PAGINA CON UNA SOLA MANO
    Altra incredibile novità, che definirei un 'ritorno al futuro', è la possibilità del cambio pagina in duplice modalità: sia quella touch su schermo, presente da un po' nei recenti Kindle, sia quella stra-comoda dei doppi sensori laterali a pressione (un tondino ed una linea presenti sul bordo di entrambi i lati dello schermo) denominati "VoltaPagina" (occhio che non sono illuminati, quindi al buio per trovarli conta l'abitudine). Tali sensori consentono il cambio pagina in avanti/indietro (segnalato da una lieve vibrazione di feedback, di intensità anch'essa regolabile su tre livelli o disattivabile) senza la necessità di dover usare entrambe le mani, ma semplicemente agendo con la pressione delle dita della mano con cui si sostiene l'eReader. Come livello di comodità mi ricorda la funzione swipe dei cellulari, in quanto, pur dovendo agire in pressione, è effettivamente possibile non dover staccare il dito dallo schermo per cambiare pagina.
    Anche in questo caso i sensori laterali sono regolabili per sensibilità (pressione del dito bassa, media, alta) oltre che ovviamente disattivabili.

    LE PERFORMANCE
    Come con i suoi predecessori, il Voyage mi è parso particolarmente performante, ben lontano da quella certa lentezza che caratterizzava i primi lettori di ebook e che mi aveva subito demotivato dall'acquistarne uno.

    Il pocessore da 1GHz ed una memoria RAM da 512GB aiutano a garantire le prestazioni suddette.

    PRESENTE LA PORTA MICRO-USB MA MANCA L'ALIMENTATORE
    La porta di caricamento/trasferimento dati resta la microUSB
    posta in basso (a furia di ridurre lo spessore dei lettori c'è il rischio che prima o poi anche la microUSB risulti troppo spessa); peccato che come sempre l'alimentatore non sia in dotazione, anche se quello Amazon è il classico da 5V/1A, dunque pressocché universale (in 4 ore circa si ha una ricarica completa). La batteria è da 1320mAh, che per un eReader è sinonimo di durata per non meno di 3-4 settimane.
    La microUSB può ovviamente essere utilizzata, come in tutti gli altri eReader, per trasferire libri digitali dal proprio PC al Voyage.

    IL SOFTWARE DI BASE
    Il software di gestione, per quanto ho potuto verificare, sembra né più né meno quello del nuovo Paperwhite, con piccoli enhancement per la gestione del vocabolario, che appare buona. Interfaccia dunque essenziale ma assolutamente intuitiva. In alto piccola barra che indica connessione WI-FI, batteria ed orario. Subito sotto è presente, cliccando col dito il bordo superiore, la barra di navigazione principale, con il ritorno alla home, la freccia indietro, la lampadina per accedere al menu di fronte-illuminazione, il carrello acquisti e la lente d'ingrandimento per effettuare ricerche di contenuti ed infine il tasto menù. Tramite quest'ultimo in particolare si può accedere ad alcune opzioni di lettura fondamentali, tra cui la gestione del refresh, del VoltaPagina e delle note, oltre a cose meno rilevanti come l'apprendimento della lingua e la gestione del social. Disponibile anche un browser sperimentale, di cui se ne potrebbe fare a meno se non per scaricare dalla rete testi di pubblico dominio in formato kindle.
    Estremamente comoda la funzione che consente, scorrendo il dito sullo schermo dal basso verso l'alto, di aprire una pagina nella pagina per consentire di sfogliare in avanti o indietro il libro senza perdere la posizione corrente di lettura. Fantastico anche il meccansimo di segnalibro, che è basato sulla stessa logica e che consente, cliccando in alto a destra, di riprendere velocemente le pagine selezionate.

    I FONT SONO 7 E COMPRENDONO IL NUOVO BOOKERLY
    I font impostabili, che come scrivevamo sono regolabili su 8 diverse dimensioni, sono 7: Baskerville, Caecilia, Caecilia Condesed, Futura, Helvetica e Palatino, a cui è stato aggiunto, con l'ultimo aggiornamento software, il nuovissimo Bookerly, già presente nel nuovo Paperwhite, font che dovrebbe migliorare la leggibilità dei caratteri.

    GLI STANDARD
    Come sempre gli standard dei libri restano solo quelli Amazon, mobi ed azw oltre a prc, pdf e txt: manca dunque, come in tutti i Kindle, la compatibilità con epub ma anche quella con i formati per fumetti cbr e cbz.
    Il problema dei formati è sempre stato però assolutamente secondario, visto che basta far ricorso ai programmi Calibre e Kindle Comic Converter per la conversione di eventuali libri dagli standard epub e quelli per i fumetti.

    LA SCELTA DELLA VERSIONE: WIFI O 3G?
    Consiglio francamente la versione solo Wi-Fi (che del resto è quella da me testata), ampiamente sufficiente per il 90% degli usi, anche perché quella con connettività radiomobile, oltre che sostituibile utilizzando il proprio smartphone come ponte tethering in 3G a cui collegarsi tramite Wi-Fi, non farebbe che consumare molto più rapidamente la batteria. Però se si desidera il tutto in uno, la scelta del modello 3G diventa obbligata.

    LA CRITICA, MA CON UN'ATTENUANTE
    Unica critica che mi sento di fare, ma con una attenuante, è l'assenza di uno slot per microSD presente invece in prodotti della concorrenza. Certo 4GB (in realtà liberi circa 3) sono ampiamente sufficienti a contenere migliaia di libri (e poi c'è sempre il Cloud a s
    occorrerci), ma una espandibilità sarebbe stata molto apprezzata. L'attenuante è che spesso sugli eReader della concorrenza ho notato un certo rallentamento nell'indicizzazione dei testi presenti su SD esterna, soprattutto nel caso di schedine di memoria non particolarmente performanti.

    L'ASSISTENZA AMAZON
    Infine, nella valutazione dell'acquisto, pur di fronte ad un prezzo che non scherza, c'è da sottolineare il livello di assistenza di Amazon su questo tipo di prodotti (ma non solo), che è e resta prossimo all'eccellenza.

    VOYAGE O NUOVO PAPERWHITE
    Se siete al primo lettore e volete un prodotto di qualità va preso sicuramente in considerazione anche il nuovo Paperwhite, che, almeno sotto il profilo della risoluzione, offre anch'esso i 300 ppi.
    Il Voyage offre in più uno schermo a filo col bordo e tasti VoltaPagina, aspetti che ne aumentano la c
    omodità d'uso, in quanto le dita delle mani troveranno una superficie unica su cui poter "far tutto", senza gli sbalzi del bordo in rilievo della cornice; lo schermo e la scocca sono di materiali di migliore qualità, fatto indiscuibile; infine c'è il sensore per la regolazione automatica della luce. Sono tutti miglioramenti che a mio avviso tendono a giustificare tutta la differenza di prezzo tra i due prodotti. La scelta dipende comunque molto dal gusto personale e dal giusto compromesso con le proprie disponibilità economiche.

    VOYAGE O KOBO H2O?
    Chi volesse leggere una r
    ecensione senza particolari preconcetti del Kobo H2O può leggersi la mia relativa recensione e provare a fare un confronto tra le due soluzioni. Si tratta essenzialmente di due ottimi prodotti, con degli ambiti di intersezione ma con specificità che rendono le due soluzioni tutto sommato tra loro alternative (fondamentalmente per dimensione e formati di lettura nativi).

    CONCLUSIONI
    Siamo di fronte ad un oggetto assolutamente interessante, un bel concentrato di tecnologia, design ed usabilità che dovrebbe prendere in seria considerazione chiunque ami la lettura digitale in mobilità. Avere questo lettore tra le mani è una esperienza tattile e visiva che, senza esagerare, definirei per certi versi unica: chi ama questo tipo di lettori lo provi senza indugi, non escludo che nella maggior parte dei casi si renderà conto di non poterne fare più a meno.


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